Presso il delizioso giardino-cortile della Fondazione Pirani-Cremona, una bella seppur fresca serata bassanese, ha accolto calorosamente Giovanni Baglioni che, imbracciato la sua chitarra, non ha disatteso le aspettative di chi, anche per la prima volta, era venuto ad ascoltarlo. Presente tutta la Bassano-bene, c'è chi lo ha definito "il cantautore senza parole", chi "l'uomo che fa cantare la chitarra". chi semplicemente "Giovanni". Amabile oratore, ha intersecato i brani di sua creazione, con brani di altri illustri compositori. Non sono mancate le battute ad imbrogliare il tempo che, velocemente è passato. Sul palco ha trovato posto anche l'amico Francesco Faldani che, virtuoso pure lui della chitarra, non solo ha suonato qualche propria composizione, ma ha accompagnato Giovanni in "Yesterday" dei Beatles e in "Rubik", motivo del giovane Baglioni. Alla fine bis, standing ovation, strette di mano, autografi, selfie e la promessa di ritornare a Bassano del Grappa.
Presso il delizioso giardino-cortile della Fondazione Pirani-Cremona, una bella seppur fresca serata bassanese, ha accolto calorosamente Giovanni Baglioni che, imbracciato la sua chitarra, non ha disatteso le aspettative di chi, anche per la prima volta, era venuto ad ascoltarlo. Presente tutta la Bassano-bene, c'è chi lo ha definito "il cantautore senza parole", chi "l'uomo che fa cantare la chitarra". chi semplicemente "Giovanni". Amabile oratore, ha intersecato i brani di sua creazione, con brani di altri illustri compositori. Non sono mancate le battute ad imbrogliare il tempo che, velocemente è passato. Sul palco ha trovato posto anche l'amico Francesco Faldani che, virtuoso pure lui della chitarra, non solo ha suonato qualche propria composizione, ma ha accompagnato Giovanni in "Yesterday" dei Beatles e in "Rubik", motivo del giovane Baglioni. Alla fine bis, standing ovation, strette di mano, autografi, selfie e la promessa di ritornare a Bassano del Grappa.
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