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martedì 10 settembre 2019

DUCCIO FORZANO SU CLAUDIO BAGLIONI E PAOLA MASSARI

Tratto dal libro di Duccio Forzano "Come Rocky Balboa"

…..Ma ora sono sul set del videoclip 'Amore dannato', di e con Paola Massari.
Ho la mia amata telecamera in spalla e Giacomo mi responsabilizza, anche se poi alla fine molte scene le gira lui. [...] Con Paola ci ho parlato poco, Giacomo è molto presente, ma alla fine sono contento così.
Lei è bella da togliere il fiato, alta, un fisico statuario, i capelli lunghi e biondi, gli occhi azzurri e le labbra carnose.
Quando guarda dritto nell'obiettivo, lo trapassa e ho la sensazione che guardi me e riesca a sentire i miei pensieri.
Ma non è la sua meravigliosa apparenza che mi attrae, anzi, questa sua bellezza così appariscente mi inibisce, mi rende timido e impacciato.
No, ciò che mi conquista di lei è la sua dolcezza e il suo interesse sincero per tutto ciò che facciamo.
Anche Roma è bellissima, ma noi stiamo quasi tutto il tempo sul set principale, quello del playback in esterna, che è in periferia, all'interno di una fabbrica dismessa: un lungo capannone abbandonato, con le finestre senza vetri e macerie ovunque. In due set interni, invece, giriamo alcune scene con due attori che interpretano la storia di questo amore dannato. Mentre giro, il tempo è come sospeso nell'unica certezza che ho: la mia vita la voglio così.
[...]
“Dobbiamo fare un videoclip sul brano 'Bolero', tratto dal nuovo disco di Claudio Baglioni, che si chiama 'Io sono qui', lei è disponibile?”
Penso alla telefonata di Andrea Papalia, quella sera di quattordici anni fa, che ha cambiato la mia vita.
Perché proprio a me?
La risposta l'ho avuta la sera dopo il grande concerto di Baglioni allo stadio Olimpico di Roma del 6 giugno 1998, di cui avevo curato la regia.
Eravamo in autostrada, io e Andrea, in viaggio da Roma a Milano: “Sei stato bravo”, mi dice con il suo inconfondibile accento milanese, “Claudio aveva ragione a volerti su questo progetto, ma se non fosse per Paola oggi non saremmo qui a parlarne”.
Viene interrotto da una telefonata ed io sono lì a fremere di curiosità aspettando impaziente che riprenda finalmente a raccontare.
“Quando Claudio si lamentò del videoclip di 'Bolero', io ero lì con Paola e Guido, lo sai quanto sia pignolo sul lavoro, non era soddisfatto e voleva girarne una nuova versione. Vennero fatti vari nomi di registi affermati e qualcuno propose Giacomo De Simone, ma proprio in quel momento Paola, che fino ad allora aveva ascoltato senza intervenire, prese la parola. L'avevi conquistata con il tuo entusiasmo e la tua disponibilità sul set, ma soprattutto si ricordava che quando dietro alla macchina da presa c'eri tu si sentiva sicura, non riusciva a spiegarsi perché, in fondo, eri solo l'assistente factotum del regista, ma lo ricordava chiaramente e affermava che riguardando il suo videoclip sarebbe stata in grado di riconoscere ogni inquadratura girata da te”.
” Allora chiamatemi questo Forzano” disse Claudio, “e ingaggiatelo per dirigere la nuova versione di Bolero”.
Persone.
Snodi.
Destino.
(Duccio Forzano)

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