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lunedì 10 dicembre 2012

Italia Loves Emilia, il libro dell'evento


I protagonisti del concerto "Italia loves Emilia" dello scorso 22 settembre a Campovolo, lo avevano promesso: il supporto alle popolazioni terremotate non si sarebbe esaurito, una volta spente le luci della ribalta. E così è stato. Prima la pubblicazione di cd e dvd della manifestazione, ora il libro (in vendita al costo di 24 euro) con i 13 protagonisti impegnati a raccontare le emozioni di 4 ore di evento, davanti a 150mila persone.

E' toccato a Zucchero, i Nomadi, Giorgia, Tiziano Ferro, Fiorella Mannoia, Renato Zero, Negramaro, Elisa, Claudio Baglioni, Litfiba, Biagio Antonacci, Lorenzo Jovanotti, Ligabue prendere carta e penna e misurarsi col foglio bianco. "Solidarietà è riuscire ad andare oltre se stessi. Le proprie abitudini. Il proprio egoismo. Condividere con i meno fortunati quello che si ha e quello che si è": ha scritto Antonacci.

"Personalmente ciò che mi sono riportato a casa è questa mia rinnovata ostinazione di esserci sempre quando l'Italia chiama - ha chiosato Renato Zero -. Se dovesse esserci un'altra chiamata, un'altra emergenza nella quale impegnarsi, non c'è tempo da perdere per decidere... Questo è il mio paese. Questa è la mia gente. Questa è un'emergenza. Questo sono io. Perciò si fa!".

Quindi le parole di uno dei deux ex machina dell'iniziativa, Luciano Ligabue: "C'è un momento che ricordo particolarmente volentieri: quando siamo andati in conferenza stampa su un piccolo pullman. Era veramente strano vedere tredici entità così diverse sentirsi come in una gita scolastica a cazzeggiare e godere della presenza gli uni degli altri. C'era un suonatore di cornamusa (che avrebbe dovuto suonare con Elisa più tardi) che abbiamo arruolato ed è entrato in sala stampa anticipando trionfalmente il nostro corteo. I giornalisti erano fra l'incredulo, il sorpreso e il divertito. Noi ce la ghignavamo mentre facevamo finta di marciare accomodandoci ai nostri posti. Durante la conferenza stampa a domande un po' "fuori luogo" al posto della risposta di chi era interpellato, partiva sempre il suonatore di cornamusa con tutti noi a tenere il tempo".

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