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giovedì 15 novembre 2012

Sigilli alla villa di Baglioni a Lampedusa per abusivismo

AGGIORNAMENTI
http://agrigento.blogsicilia.it/nessun-abuso-edilizio-nella-villa-di-baglioni-a-lampedusa/109383/

Non ci sarebbe abusivismo edilizio riconducibile all’attuale proprietà, la societa’ Calacreta, ma, eventualmente ai precedenti proprietari della villa di Lampedusa dove Claudio Baglioni trascorre le sue vacanze e recentemente sequestrata con altre strutture dell’isola dalla procura di Agrigento. E’ quanto reso noto dall’avvocato Titta Madia, difensore del legale rappresentante della società, Francesco Novaro.

”Con sentenza del tribunale di Agrigento dell’11 gennaio scorso – spiega l’avvocato- è stata riconosciuta l’estraneità a qualsiasi abuso edilizio o amministrativo dello stesso Novaro. Confidiamo che presto il nuovo procedimento penale si concluda positivamente”.


I legali di Francesco Novaro, legale rappresentante della “Calacreta srl”, società che ha costruito la villa in uso al cantante romano Claudio Baglioni, si sono rivolti al Tribunale del riesame per chiedere il dissequestro di alcuni degli immobili sequestrati lo scorso 22 ottobre dalla guardia di Finanza di Agrigento su ordine del gip Alberto Davico.
L’udienza sarà fissata nei prossimi giorni. L’artista non è indagato, lo sono invece lo stesso Novaro e i due acquirenti dei terreni. La casa di Cala Creta, secondo la Procura, sarebbe stata realizzata nella fascia di 150 metri dalla linea della costa dove ricade il vincolo di inedificabilità assoluta. Contestate anche diverse irregolarità autorizzative. I provvedimenti sono stati emessi dal gip Alberto Davico su richiesta del procuratore Renato Di Natale, dell’aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Luca Sciarretta che hanno condotto l’inchiesta che individua i presunti responsabili di trenta anni di abusi edilizi. Diverse decine di immobili sono stati posti sotto sequestro dai finanzieri. Gli indagati sono novanta.http://agrigentoweb.it/lampedusa-chiesto-il-dissequestro-della-villa-di-baglioni_121414/


http://www.giornalettismo.com/archives/574499/claudio-baglioni-e-la-villa-abusiva/

Il Corriere della Sera definisce “abusiva” la villa di Claudio Baglioni a Lampedusa. Ma la storia è un po’ strana, come racconta Felice Cavallaro nell’articolo:
Imbastita di chiacchiere a sfondo giallo perché un’autopsia al suicida non si poté fare, questa storia antica riecheggia nel provvedimento della Procura di Agrigento che con la Guardia di Finanza ieri mattina ha indagato quasi 90 proprietari e messo tutto sotto sequestro, alberghi e residence, villette e piscine, compresa la casa più famosa dove spesso arriva Claudio Baglioni. Proprio il cantautore che l’agguerrita neosindaca di tante battaglie ambientaliste, Giusi Nicolini, indica come l’ambasciatore dell’isola, impegnato ad accendere con «O Scià» i riflettori sui migranti, sui Sud del mondo, sull’economia sana.
Ma c’è un problema:
Ovvio che i riflettori s’accendano però anche sulla sua casa «abusiva», per paradosso considerata regolare dal tribunale di Agrigento che il 13 gennaio scorso ha assolto sei persone imputate di abuso d’ufficio e falso ideologico. Storia senza certezza di diritto che sfiora il cantautore solo perché il suo manager, Massimiliano Savaiano, dopo aver rilevato con una società l’immobile per 658 mila euro, alcuni anni fa ha trasferito tutto a un amministratore unico, Francesco Novara, adesso indagato, seppure assolto nell’altro processo di gennaio.


http://www.agrigentooggi.it/lavori-abusivi-a-lampedusa-sigilli-anche-alla-villa-di-baglioni/
L’inchiesta è di quelle destinate a fare clamore. Novanta indagati e edifici e ville sequestrate: è il bilancio di un’operazione antiabusivismo in corso a Lampedusa, coordinata dalla Procura di Agrigento. La Guardia di finanza ha messo i sigilli anche alla villa della società Cala Creta in cui abita di Claudio Baglioni. Il cantante non è tra gli indagati. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip Albero Davico su richiesta del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Luca Sciarretta.

Al centro dell’inchiesta, coordinata dal procuratore capo di Agrigento Renato Di Natale (foto), ci sono i lavori di edilizia compiuti negli 40 anni a Lampedusa, dalle lottizzazioni avviate agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso ad oggi agli interventi successivi alla costruzione. Le irregolarità sarebbero emerse da indagini della Guardia di Finanza e da consulenze tecniche disposte dalla Procura e per questo il Gip ha accolto la richiesta di sequestro di aree, fabbricati, terreni e opere appartenenti, a vario titolo, ai 90 indagati, per la maggior parte proprietari di immobili o società immobiliari e edili, e ad altri soggetti non coinvolti nell’inchiesta.

Il Gip ha ritenuto sussistente il concreto ed attuale pericolo che la libera disponibilità delle aree e dei fabbricati oggetto della indagine possa aggravare le conseguenze delle gravi condotte di lottizzazione abusiva accertate, e agevolare la commissione di altri reati, connessi al processo di speculazione edilizia. Indagini sono in corso da parte della Procura della Repubblica di Agrigento anche in relazione ad altre ipotesi di reato, in particolare contro la pubblica amministrazione: accertamenti sono in corso all’Ufficio tecnico del Comune di Lampedusa e alla Soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento.

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