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domenica 11 agosto 2013

CLAUDIO BAGLIONI SCRIVE SU FACEBOOK 11 AGOSTO 2013

https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial
A un certo punto arriva il vento.
Non è a una certa ora.
Non è un fatto atmosferico.
È come se si liberasse da un'enorme stanza
nella quale è contenuto
e cominciasse a volar via
e a dar sollievo alle persone e alle cose.
Ci vuole questo vento
per portare lontano le angustie
e il senso di chiuso
e di caldo che opprime.
Le tante parole campate per aria.
Le opinioni forzate.
Le urla. Gli strepiti.
Quanta cattiveria si dice e si scrive.
Sembra che il poter far sapere la propria
autorizzi chiunque ad affermare
qualunque cosa senza verifica
senza riscontro
senza approfondimento.
Opinioni basate sul nulla.
Soluzioni e pareri cresciuti
nell'ignoranza più assoluta.
Leggo ancora di chi confonde
attenzioni e buona volontà
come scelte di campo e di parte.
Di alcuni che considerano
lo spirito di servizio
e l'esercizio del dubbio
verso una causa o un problema
come una cieca adesione
a uno o all'altro dei pensieri correnti.
Di tanti che scambiano
l'umana pietà per buonismo.
La solidarietà e un'idea di soccorso
per un atteggiamento di comodo.
Di troppi che si sono fatti venir fuori
la zona più incarognita dell'animo.
Per questo il vento serve.
Perché è il respiro del mondo.
Il fiato più grande e più forte.
Perché anche quando mancano
o vanno in affanno
o vengono spenti
quelli più deboli,
c'è lui che sospira il canto del bene
e di una vita più giusta.

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