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lunedì 30 settembre 2013

TESTO DELLA CANZONE GLI ANNI DELLA GIOVENTU' CANZONE INEDITA DI CLAUDIO BAGLIONI

 Grazie a Luca Bertoloni. Per la trascrizione

Quant’è bella giovinezza che si fugge tutta via, del doman non v’è certezza, chi vuol esser, lieto sia! Fuori il cielo più lontano da quello di casa la finestra senza tende e appena qualche nube nella coltre di penombra della stanza invasa occhi dentro gli occhi e sotto pube contro pube. Io neanche vent’anni e tu un po’ più di diciotto, mezze frasi e tanti segni buffi per capirsi la mattina un tuo pensiero scritto mal tradotto e ogni notte baci e abbracci e noi fino a sfinirsi. Ah, quanta vita c’è davanti per bruciare di enregia tutti quanti i nostri istanti e mai nessuna nostalgia. Ah l’esistenza che ci ammala e poi non ci sana più, sono come un colpo d’ala gli anni della gioventù. Io non putana in quel primo tuo biglietto quando ci scegliemmo in mezzo agli altri della cena il cantante e la modella uniti in un duetto la tua ninna nanna è la mia antica cantilena E chi aveva visto mai i capelli color ghiaccio lunghe stalattiti su uno sguardo di cobalto, come quando impari a pattinare con impaccio ti stringevo muto e tu arrossivi nel tuo smalto. Ah, questo cuore come langue se non spacca di euforia se non corre a dare il sangue ad ogni amore in agonia. Ah, questo tempo ci confonde e ci sbatte su e giù, sono forti come onde gli anni della gioventù. Ah, com’è bella questa notte, quella che non dormi mai, che di tutto se ne fotte, del futuro che non sai. Ah, quanto mondo c’è per strada, quante stelle a naso in su, sono tagli di una  spada gli anni della gioventù. Io torno presto e ti porto via, e con un gesto feci un po’ di allegria, ciao dall’oblò e ti lasciavo là e tu l’ultima lettera in cui aspettavi un figlio e pure un dopo si disse che era tutto lì il tuo scopo non ho saputo fare niente e mai niente più di te. Ah, quante storie senza fine che ci fiatano la scia, e ci restano vicine mentre fingono amnesie. Ah, questo vento ci trascina e ci butta a testa in giù, sono come una slavina gli anni della gioventù. Ah, sento ancora sulla bocca la mia stupida poesia, e la tua nenia filastrocca quando fuggi vado via, sui ricordi ci si beve che non ci si pensa più, son rimasti nella neve gli anni della gioventù.

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