Grazie a Luca Bertoloni. Per la trascrizione
Quant’è bella giovinezza che si fugge tutta via,
del doman non v’è certezza, chi vuol esser, lieto sia!
Fuori il cielo più lontano da quello di casa
la finestra senza tende e appena qualche nube
nella coltre di penombra della stanza invasa
occhi dentro gli occhi e sotto pube contro pube.
Io neanche vent’anni e tu un po’ più di diciotto,
mezze frasi e tanti segni buffi per capirsi
la mattina un tuo pensiero scritto mal tradotto
e ogni notte baci e abbracci e noi fino a sfinirsi.
Ah, quanta vita c’è davanti per bruciare di enregia
tutti quanti i nostri istanti e mai nessuna nostalgia.
Ah l’esistenza che ci ammala e poi non ci sana più,
sono come un colpo d’ala gli anni della gioventù.
Io non putana in quel primo tuo biglietto
quando ci scegliemmo in mezzo agli altri della cena
il cantante e la modella uniti in un duetto
la tua ninna nanna è la mia antica cantilena
E chi aveva visto mai i capelli color ghiaccio
lunghe stalattiti su uno sguardo di cobalto,
come quando impari a pattinare con impaccio
ti stringevo muto e tu arrossivi nel tuo smalto.
Ah, questo cuore come langue se non spacca di euforia
se non corre a dare il sangue ad ogni amore in agonia.
Ah, questo tempo ci confonde e ci sbatte su e giù,
sono forti come onde gli anni della gioventù.
Ah, com’è bella questa notte, quella che non dormi mai,
che di tutto se ne fotte, del futuro che non sai.
Ah, quanto mondo c’è per strada, quante stelle a naso in su,
sono tagli di una spada gli anni della gioventù.
Io torno presto e ti porto via,
e con un gesto feci un po’ di allegria,
ciao dall’oblò e ti lasciavo là
e tu l’ultima lettera
in cui aspettavi un figlio
e pure un dopo
si disse che era tutto lì il tuo scopo
non ho saputo fare niente e
mai niente più di te.
Ah, quante storie senza fine che ci fiatano la scia,
e ci restano vicine mentre fingono amnesie.
Ah, questo vento ci trascina e ci butta a testa in giù,
sono come una slavina gli anni della gioventù.
Ah, sento ancora sulla bocca la mia stupida poesia,
e la tua nenia filastrocca quando fuggi vado via,
sui ricordi ci si beve che non ci si pensa più,
son rimasti nella neve gli anni della gioventù.
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