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venerdì 21 marzo 2014

RACCONTO E SCALETTA DEL CONCERTO DI ROMA DEL 18 MARZO 2014

http://www.rockol.it/news-585955/claudio-baglioni-convoi-tour-tappa-a-roma-live-report-concerto
Il "ConVoi tour" di Claudio Baglioni, ieri sera, ha fatto tappa al PalaLottomatica di Roma, forte dei successi riscossi nelle precedenti date (tra tutte quelle di Pescara, Caserta ed Acireale, che hanno fatto registrare il tutto esaurito); Baglioni è tornato così ad esibirsi davanti al pubblico della sua città natale a circa tre mesi di distanza dalla serie di concerti natalizi tenuti, per il progetto "Dieci dita", all'Auditorium Parco della Musica. Ad accompagnare il cantautore romano sul palco del PalaLottomatica (dal quale mancava dal lontano 2007 - anno in cui girò l'Italia dei palasport con il "Tutti qui tour") un supergruppo composto da tredici polistrumentisti tra cui Paolo Gianolio (chitarre, violoncello e corno francese), Mario Guarini (basso e contrabbasso elettrico), Roberto Pagani (pianoforte e tastiere), Elio Rivagli (batteria e percussioni) e Pio Spiriti (violino), già al suo fianco nelle precedenti avventure dal vivo.

La scaletta del concerto, che alterna alcuni dei più grandi successi di Baglioni dagli anni Settanta ad oggi ad una selezione dei brani contenuti all'interno del suo ultimo album in studio, si compone di trentatré brani per un totale di tre ore; con la conseguenza che lo spettacolo si presenta "come una sorta di antologia", per usare le parole utilizzate dal cantautore nell'incontro con la stampa poco prima di salire sul palco: una costruzione in cui i brani del passato fungono quasi da fondamenta indispensabili per la costruzione di un nuovo grande edificio ("delle mie opere nuove", dichiara a tal proposito Claudio). Costruzione che presuppone l'esistenza di un "cantiere", il quale è rappresentato dallo spazio scenico in cui lo spettacolo è ambientato (con impalcature, pedane e caschetti di protezione - gli stessi che Baglioni ha indossato sul palco dell'Ariston in occasione della sua ospitata al Festival di Sanremo 2014); costruzione che si svolge a quaterne di pezzi: "Ogni quattro brani si sale su un piano di lavoro più alto, sia per quanto riguarda la sonorità delle canzoni sia per quanto riguarda i racconti che propongo con queste. E' una continua sovrapposizione", ha spiegato a tal proposito il cantautore.

Claudio appare sin dall'inizio del concerto in grande forma: si muove sul palco con grinta ed entusiasmo, incita la band, scherza con il pubblico e inscena simpatici siparietti con i coristi. Ma sa anche emozionarsi davanti all'impatto emotivo e all'intensità dei suoi stessi testi (in "Amore bello", ad esempio, la voce rotta dall'emozione lascia per un attimo da solo il coro del pubblico), quasi divenendo parte integrante della stessa emozione che questi trasmettono. Interessante è notare come tra un brano e l'altro non ci siano silenzi: un flusso musicale ininterrotto, una partitura suonata tutta d'un fiato e senza pause. La musica e le canzoni tornano così assolute protagoniste e per le parole (che andrebbero ad ostruire il flusso musicale) sembra non esserci tempo. La prima ora di spettacolo è tutta interamente dedicata ad evergreen quali "Notte di note, note di notte" (sulle cui note Claudio sale sul palco passando direttamente per le prime file della platea - ovviamente scortato), "E tu come stai?", "Dagli il via" e "Poster" (che vede Baglioni seduto su una panchina posta al centro del palco, con la sua chitarra acustica al collo, interpretare la canzone accompagnato dai cinque vocalist della sua band), ma anche a brani del suo repertorio meno noti (e che il cantautore, fino a qualche anno fa, era solito proporre dal vivo solo in occasione dei raduni con i fan) come "Acqua dalla luna" e "Gagarin". In mezzo al concerto, il passato lascia spazio (seppur per pochi minuti) al presente, a canzoni di più recente pubblicazione quali "Dieci dita" ("Salta il buio e va, e punta dritto al sole/finché hai musica e un pugno di parole/vivi questa vita finché puoi suonare/e sogna finché hai voce e amore per cantare/che ancora non sei in croce se hai un cuore e dieci dita", canta emozionato Claudio alla fine del brano), "E noi due là", "In un'altra vita" e "Una storia vera". Poi si ritorna al passato, spaziando da momenti di commozione (come nel caso di "Avrai", che il cantautore propone accompagnandosi al pianoforte, con un quartetto d'archi nascosto dietro ad un grande telo, o di "Questo piccolo grande amore") a momenti più ironici e ad atmosfere quasi folk (come nel caso di "Porta Portese" e "W l'Inghilterra").

Quello che Baglioni propone davanti al pubblico della sua città è un concerto dallo spirito rock (che vede il cantautore recuperare anche certi strumenti musicali analogici) e dai contenuti pop, nato e pensato per suscitare la gioia e l'emozione del pubblico (che accoglie con cori e urla di gioia ognuno degli trentatré pezzi in scaletta, divenendo protagonista attivo delle tre ore di musica, e che si lascia trasportare dall'energia che parole e suoni sprigionano - in "Questo piccolo grande amore", ad esempio, la sicurezza non riesce a contenere la gioia della platea, che si accalca sotto al palco). Il tour, visti i successi riscossi fino ad oggi e viste anche le date multiple sparse in giro per l'Italia, avrà molto probabilmente un seguito il prossimo autunno, come rivelato dallo stesso Baglioni a margine dell'incontro pomeridiano con la stampa.

(di Mattia Marzi)

SETLIST:
"Notte di note, note di notte"
"E tu come stai"
"Dagli il via"
"Acqua dalla luna"
"Con tutto l'amore che posso"
"Domani mai"
"Quante volte"
"Sono io"
"Le vie dei colori"
"Poster"
"Amore bello"
"Io me ne andrei"
"Un nuovo giorno o un giorno nuovo"
"Gagarin"
"Dieci dita"
"In un'altra vita"
"E noi due là"
"Una storia vera"
"Cuore di aliante"
"Noi no"
"E tu"
"Porta Portese"
"Avrai"
"Io sono qui"
"Mille giorni di te e di me"
"Viva l'Inghilterra"
"E adesso la pubblicità"
"Quanto ti voglio"
"Questo piccolo grande amore"
"Strada facendo"
"La vita è adesso"
"Via"
"Con voi"

MUSICA: CLAUDIO BAGLIONI SI RIPRENDE ROMA, 'CON VOI LIVE' AL PALALOTTOMATICA PER TRE ORE DI TRIONFO

Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Dopo un'impressionante serie di sold out, approda al PalaLottomatica di Roma il concerto che si è imposto come uno degli eventi live del 2014: il 'Con voi-Live Tour' di Claudio Baglioni. 33 tra i più grandi successi del pop d'autore italiano dagli anni '70 ad oggi, per tre ore di grande musica senza interruzioni, prodotte da un supergruppo di 13 straordinari polistrumentisti.
Ambientato in uno spazio-scenico sorprendente - il "cantiere" di una ideale città in costruzione - che, scena dopo scena, cresce cambiando identità, questo concerto ribalta le tendenze degli ultimi anni riportando, prepotentemente, la musica al centro della scena. "E' nato tutto per caso dal un gioco di parole tra cantare e cantiere. In fondo e' tutta una lunga ricerca della costruzione di un'opera. E in questo concerto cerchiamo di seguire questa evoluzione. I brani vengono proposti a quaterne e ogni quattro pezzi e' come se si salisse di un piano o si finisse di tinteggiare un ambiente. Anche la scenografia e' un mix tra il fatto, l'abbandonato e le cose da fare", spiega Baglioni incontrando i giornalisti poco prima di andare in scena. E subito qualcuno domanda se il suo cantiere assomiglia all"italia di Matteo Renzi. "Al momento dell'Italia del nuovo premier non vedo nulla -risponde l'artista- a parte buoni proponimenti non e' accaduto nulla. Ma un paese non puo' essere solo il suo leader. Ognuno di noi deve cercare di costruire. Io cerco di farlo facendo il mio mestiere. Se ognuno facesse quello che sa fare anche il nostro paese starebbe meglio".
Cosi' Baglioni propone una rappresentazione coinvolgente - con il pubblico, entusiasta, in piedi che canta, dall'inizio alla fine, i pezzi in scaletta - tra melodie e testi che non smettono di appassionare generazioni di fan (sugli spalti ci sono almeno tre generazioni, dai ventenni ai sessantenni) e l'energia di nuovi, trascinanti arrangiamenti che rivelano un'anima più rock che pop.
Tre ore di concerto senza interruzioni ("una prova fisica notevole", ammette Baglioni, "ma molto energizzante che ogni volta mi spinge a rimandare il ritiro dalle scene a cui penso da 20 anni"), animate da una scaletta mozzafiato, di quelle che pochissimi artisti possono permettersi. "E' chiaro che ci sono dei vincoli, dei brani che non posso non mettere per il mio pubblico ma per me non e' un peso: e' il riconoscimento di una storia fatta insieme. E' data dal successo, nel senso di quello che e' accaduto". La sequenza dei brani e' un vero e proprio ottovolante di emozioni forti, che trascina il pubblico. Il tutto grazie a una catena ininterrotta di grandi successi (33 brani) che attraversano ben quattro decadi da "Questo piccolo grande amore" (1972) a "Con voi", la trascinante titletrack dell'ultima raccolta di inediti, datata maggio 2013.

http://www.famigliacristiana.it/articolo/intramontabile-baglioni.aspx
Chissà in quanti tra i moltissimi giovani presenti lo hanno pensato. Intonando con Claudio Baglioni le note di Viva l'Inghilterra erano tutti in piedi al Palalottomatica di Roma, la sera del 18 e del 19, urlando a squarciagola «ma perché non sono nato là?». Il tutto esaurito per le tappe romane – ma ci sono sold out anche per le tappe di Torino e Firenze - del ConVoiTour conferma un successo mai andato fori moda. Tra gli spalti non ci sono le famiglie, come spesso accade per i grandi intramontabili big, ma gruppi di amici, tanti giovanissimi. E lo spettacolo, in fondo, anche se Baglioni non lo dice, è dedicato a loro. Alle nuove generazioni. Un cantiere in costruzione, piani che si scalano di quattro in quattro seguendo la scaletta delle canzoni. Un po’ come la vita. Tre ore piene di concerto senza pause, 33 brani che attraversano il tempo con l'intramontabile Questo piccolo grande amore, del 1972, a Con Voi, datato 2013. Una raccolta quasi tutta antologica con successi come Poster, Tu come stai, Notte di note note di notte che ha però un sapore nuovo. Tutta un'altra musica è il sottotitolo del tour. E la scritta, che campeggia a destra sul palcoscenico dice «di un concerto fatto a mano, di un laboratorio, di una officina. Tutta un'altra musica non vuole essere presuntuoso», spiega Baglioni incontrando i giornalisti prima del concerto, «ma significa un altro genere di musica, con il gusto di riscoprire i suoni analogici». E il calore "del fatto a mano” arriva al pubblico, che sembra essere sul palco e partecipare a questa «costruzione che è un concerto di musica con una valenza simbolica. In fondo è il nostro Paese che ha bisogno di essere restaurato e costruito, valorizzando il passato, ma con idee nuove. Un po' come la musica. Tutto la vicenda artistica somiglia a un cantiere che sta sempre in piedi alla ricerca continua di una edificazione". E quando, dopo le prime due ore «che sono come una preparazione», la voce annuncia «e adesso comincia il concerto» il pubblico è pronto a riprendere a muoversi e a cantare, come ha fatto per  tutte le note precedenti. Sul palco si scatenano ancora gli artisti, 13 tra musicisti e vocalist, in un cantiere che diventa luce ed mozione. E che invita, come augura Baglioni al termine della serata, «a una buona costruzione di vita». Perché il cantiere, per tutti noi, è ancora aperto…

https://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/spettacolo/2014/03/20/Baglioni-incanta-sua-Roma_10263416.html

http://spettacoli.tiscali.it/spettacoli/video/Claudio-Baglioni-Con-Voi-live/530/197321/


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